*consigli pratici all’utilizzo di mail professionali
Spesso, mentre lavoro mi capitano sottomano molti indirizzi mail che mi fanno pensare a quanto in passato sia stata sottovalutata la questione del naming per i nostri indirizzi mail.
L’annosa questione diventa lampante quando suddetti indirizzi vengono utilizzati per inviare curricula, dunque a scopo professionale.
Di qui l’idea di mettere insieme qualche consiglio utile, parlandovi dell’importanza di chiamarsi NOME.COGNOME@MAIL.IT
L’email ormai è lo strumento di comunicazione più importante in ambito lavorativo, innanzitutto perchè è immediato e poi perchè, se usato correttamente, può offrire molti vantaggi; al contrario se usato con leggerezza può essere addirittura controproducente.
Le mail dicono subito chi siamo, senza troppi giri di parole. Sin dal momento in cui il nostro potenziale cliente o datore di lavoro riceve la nostra mail, sa con chi si sta interfacciando, con che tipo di persona: se con un professionista o no.
Immaginare la situazione è molto semplice:
Il responsabile delle risorse umane dell’azienda con la quale vorreste collaborare, apre la posta per selezionare i vari curricula-portfolio.
Potrete aver messo sù il migliore cv della storia, ma se come mittente ha qualcosa tipo goku@ fragolina@ miky.flowerpretty@ ci sono ottime probabilità che verrà cestinato senza neppure essere letto.
Pertanto è fondamentale che sin da subito sia chiaro e riconoscibile la nostra professionalità:
– Chi si candida per questo lavoro?
– NOME.COGNOME@MAIL.IT
Il primo, importante, passo è compiuto, ma non è tutto.
L’oggetto del messaggio è ciò che identifica subito lo scopo della mail, il contenuto.
Nè troppo lungo, nè troppo corto, tantomeno inesistente, l’oggetto deve essere breve e conciso (massimo 6-12 parole), ma soprattutto deve spingere il destinatario a continuare la lettura.
Veniamo a noi: IL TESTO DEL MESSAGGIO.
È necessario rivolgerci al destinatario in modo appropriato, che sia questo una persona o un’azienda.
Dopo i saluti si passa al contenuto: niente saggi prolissi o voli pindarici. È una comunicazione istantanea e per non venire meno alla sua natura è bene essere chiari sin da subito, spiegare con poche parole ciò di cui si vuol parlare.
Sempre più spesso il testo della mail sta sostituendo la lettera di presentazione che un tempo accompagnava il cv. La regola resta immutata, anzi, confermata con vigore: evitare di essere prolissi o ridondanti, concludendo sempre con i saluti e la precisazione di attesa di risposta ( sono molto puntigliosa su questo: credo fermamente nella sacralità della risposta per cortesia, sia che questa sia positiva che negativa, quindi è sempre meglio ricordarlo a chi, purtroppo, si perde le risposte nell’etere).
A questo punto il nostro messaggio è pronto all’invio, che avverrà subito dopo aver allegato CV/Portfolio.
Spero di avervi fornito delle utili indicazioni che, per quanto possano sembrare banali, sono essenziali nel mondo del lavoro, non solo quando si presenta il CV (quello è solo l’inizio).
Essere un professionista significa innanzitutto presentarsi come tale e l’indirizzo mail è sicuramente un buon inizio!