Dürer era un visual designer come Steve Jobs? Perché Eva Longoria, di Desperate Housewives, apprezza Photoshop come regalo di Natale? Scopo del catalogo Ikea è informare o incantare? Walter Benjamin ha sbagliato previsioni? E il visual designer è un pericoloso rivoluzionario, un puro esperto di grafica o un progettista di futuro? Mentre scrive la nuova guida a un mestiere che ha cinquecento anni alle spalle, e tutto il futuro davanti, Falcinelli mette ogni lettore di fronte ai due nodi fondamentali di oggi: la consapevolezza e la responsabilità. Un manuale per chi non vuole limitarsi a riconoscere e usare le forme, ma capire chi davvero sta parlando. Quasi cinquant’anni dopo “Il medium è il massaggio” di McLuhan e Fiore, un racconto che aggiorna la mappa di un mondo sempre più governato dalle immagini.
Un libro essenziale per ogni designer è Critica portatile al visual design di Riccardo Falcinelli. questo libro farà di voi buoni designer che stanno iniziando la loro carriera degli ottimi designer. Per chi è già più navigato è un bel ripasso con piacevoli nuove scoperte e aiuta a concettualizzare pratiche che si svolgono per mestiere a cui magari non si è dato un nome ed giusto che lo abbiano. Presa di coscienza professionale.
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