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Maison Valentino Essentials: un nuovo guardaroba maschile che rivoluziona i codici della moda. Dietro a questa nuova collezione c’è la visione del direttore creativo Pierpaolo Piccioli, che ha selezionato una serie di capi dalle collezioni Valentino per creare un guardaroba essenziale per l’uomo moderno. Ma c’è di più: questa campagna è stata realizzata in collaborazione con l’intelligenza artificiale, aprendo la strada ad una nuova frontiera per il mondo della moda. Scopriamo insieme come questa tecnologia ha contribuito a creare una nuova libertà di espressione e come potrebbe influire sul futuro del design.
La campagna è caratterizzata da una forte attenzione per i materiali, come ad esempio le giacche, i cappotti, i bomber e i jumpsuit, che sono stati creati utilizzando tessuti di alta qualità e curati nei dettagli mossi da un istinto di smantellamento e ricostruzione. I capi sono stati selezionati da Piccioli per esprimere una visione di libertà di espressione, di identità, di individualità, di gender fluid, di romanticismo, di attitudine e di cambio di prospettiva, organizzandoli poi in un sistema in continua evoluzione.
Il progetto è stato ispirato dalla visione di Piccioli, che si è concentrato sull’espressione dell’identità individuale e sulla fluidità di genere, influenzato dalla moda maschile degli anni ’50 e ’60, come quella del cinema italiano, e dalle sottoculture che hanno demolito l’idea dell’uomo “iron man” forte e dominante.
Ma ciò che rende questo progetto ancora più interessante è l’uso dell’intelligenza artificiale nella sua realizzazione. Video e immagini della campagna sono stati creati per la prima volta insieme all’IA, esplorando il rapporto tra quest’ultima e la moda. Questo ha permesso di creare una nuova libertà nella progettazione, immagini e video unici e originati in modo autonomo, sfruttando la potenza dell’IA per generare infinite possibilità di design e offrire una maggiore flessibilità nella produzione. fautori di questa campagna sono stati Tommaso Garner @tommasogarner (Art Director) & Vittorio Maria Dal Maso @700×100 (AI Designer)
L’uso dell’IA in questo caso è stato un valore aggiunto per il conseguimento della campagna, poiché ha permesso di creare immagini e video di alta qualità in modo efficiente e veloce. Inoltre, l’IA ha anche consentito di esplorare nuove idee e tecniche, aprendo nuove possibilità creative per il team.
Il futuro dell’uso dell’IA nei campi creativi è molto promettente e questo probabilmente e solo una piccola anteprima di quello che vedremo nei prossimi mesi, di certo non è inaspettato, basti pensare al fatto che le immagini del colore pantone del anno erano gia state realizzate con le IA era indicativo di come i big player intenderanno muoversi su queste tecnologie . Con l’aumento della potenza computazionale e la disponibilità di dati sempre maggiore, l’IA diventerà sempre più importante come strumento per la creazione di contenuti e la generazione di nuove idee. Inoltre, l’IA può essere utilizzata per automatizzare alcuni aspetti del processo creativo, spesso noiosi, consentendo ai designer di concentrarsi sull’ideazione e la progettazione. Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni riguardo ai diritti d’autore dei modelli con i quali vengono addestrate queste IA e su come queste tecnologie possano influire sulla nostra creatività umana.
L’uso dell’intelligenza artificiale in ambito creativo è un tema sempre più attuale e discusso, che solleva molte domande non solo ti carattere tecnico o legale ma anche etico. Tuttavia, è importante notare che l’intelligenza artificiale non sostituisce la creatività umana, ma piuttosto la supporta e la amplifica.
I designer dovrebbero affrontare l’inclusione delle AI nel proprio workflow con spirito di curiosità e apertura mentale. Le nuove tecnologie possono essere utilizzate come uno strumento supplementare per ampliare la loro creatività e aumentare l’efficienza del processo di progettazione. Ovviamente è importante che i designer siano consapevoli delle critiche e delle preoccupazioni legate all’utilizzo delle AI, ma cio non vuol dire precludersi la possibilità di lavorare in collaborazione con esperti di AI per sfruttare al meglio le loro potenzialità. Inoltre, sarebbe importante che le istituzioni cominciassero a muoversi per regolamentare l’uso delle AI nei campi creativi, in modo da garantire che vengano utilizzate in modo etico e responsabile.
Le ai per i designer dovrebbero essere un nuovo stimolo, e non percepite come una minaccia, la possibilità di affrontare percorsi e concetti preclusi prima, una fonte inesauribile di ispirazione e un mezzo per creare nuove forme di espressione, è di vitale importanza che i giovani designer affrontino questo nuovo strumento con curiosità e spirito critico, considerando sia i benefici che i possibili problemi etici e legali. Come detto in precedenza, è importante considerare i diritti d’autore dei modelli con cui le AI vengono addestrate e la possibilità che l’utilizzo delle AI possa creare una forma di ripetizione o standardizzazione nella creatività, perciò ad esempio anche capire e conoscere come creare modelli di addestramento personali diventa un occasione per trovare una propria strada nel mondo del design. In ogni caso, la sfida per i designer sarà quella di trovare un equilibrio tra l’utilizzo delle tecnologie e la conservazione dell’individualità e dell’autenticità del loro lavoro.
La capsule è già presente nelle boutique e sul sito ufficiale. Ma per l’importanza dell’evento la maison ha deciso di presentare il tutto nello store di Maxfield a Los Angeles, disponibile dall’11 al 30 Gennaio.