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Molti designer odiano parlare di soldi, specialmente con i loro clienti o con potenziali tali, questo rende le tariffe uno degli aspetti più temuti del lavoro autonomo.
Credo sia proprio per questo che così tanti designer si rassegnano a farsi pagare per i loro servizi con tariffe orarie, e questo è veramente un male.
Lo so, la tariffa oraria è semplice. Tutto quello che devi fare è cronometrarti, moltiplicare per il prezzo e preparare la fattura.
Questo tuttavia causa un’enorme quantità di stress. Ti devi preoccupare di tante cose:
- “Devo far pagare per tutto il tempo che ho impiegato?”
- “Al cliente prenderà un colpo quando vedrà quanto tempo ci ho messo?”
- E, la più importante, “Pagheranno?”
Se sei come molti dei designer che ho conosciuto, potresti essere un po’ perfezionista e perciò preoccuparti del fatto che il tuo cliente possa non capire la quantità di lavoro che c’è dietro ad una buona prestazione (specie se hai il coraggio di farti pagare per l’effettivo tempo che hai impiegato), oppure potresti avere la tendenza a sminuire e sottovalutare l’importanza e sopratutto il prezzo del tuo tempo.
Questo stress è il motivo principale per cui penso che la tariffa oraria sia la peggior strategia possibile per i professionisti creativi.
Perché non dovresti farti pagare con tariffa oraria.
Ecco un altro motivo.
Se il tuo cliente ha 5000€ da spendere per un progetto e, visto che tu sei un professionista, riesci a completarlo in un pomeriggio, perché dovrebbe importarargli quando tempo ci impieghi? (e più nello specifico, perché dovrebbero essere affari loro?) L’unica cosa che importa davvero è che tu consegni un lavoro fatto con la massima qualità possibile e che rispetti le specifiche richieste in fase di contratto.
Il motivo per il quale tu riesci a farlo, e ci riesci così velocemente, è grazie alla tua esperienza ed abilità maturata nel tempo (agli inizi, sicuramente, impiegavi di più per semplici operazioni che ora ti risultano automatiche nel fare, ad esempio, un semplice fotoritocco). Proprio per questo, meglio riesci a fare una cosa, più dovresti farti pagare.
Ma con una tariffa oraria accade proprio il contrario: più sei bravo, più velocemente realizzi e di conseguenza vieni pagato meno del valore del lavoro finito.
Più sei bravo, più il tuo tempo acquisisce valore, rendendo illogico il farsi pagare usando una tariffa oraria!
Ha senso questo nel mondo dei designer? Penso proprio di no.
Cosa fare?
Se stai usando già la tariffa oraria, ti consiglio vivamente di valutare delle alternative.
Inizia pensando alle strategie di tariffario a tua disposizione e scegli quella che funziona meglio. Ce ne sono molte tra cui scegliere, inclusi i prezzi per i progetti (tariffa fissa o forfettaria), prezzi per dei pacchetti o in base a livelli, lavori su commissione, prezzi in base al valore ed altro ancora.
abbiamo gia parlato su rdg di come Chris Do quantifichi il lavoro in questo articolo: Quanto vale il lavoro di un creativo? Ce lo spiega Chris Do!
Quindi, per ogni nuovo cliente o progetto, sarai tu a decidere quale forma di pagamento avrà più senso. Alcune situazioni possono richiedere anche una forma ibrida.
Questo perché la vendita di servizi creativi non è come vendere un panino con il prosciutto ed il processo di tariffazione non è mai o tutto bianco o tutto nero, come vorresti che fosse.
Quando invece dovresti farti pagare con tariffa oraria.
Detto questo, ovviamente ci saranno delle eccezioni, ci sono sempre delle eccezioni!
Infatti ci sono alcune circostanze in cui la tariffa oraria è la migliore strategia possibile per tutti i soggetti coinvolti. Potrei anche dirti che la tariffa oraria potrebbe essere la scelta migliore se sei interessato più alla qualità del lavoro che al tempo che ci impiegherai per realizzarlo. È ovvio però che anche il tuo committente deve capire che investe in qualità e non in quantità.
Ho visto più di un creativo mettere al di sopra di ogni cosa la qualità del lavoro a scapito di tutto il resto e, solitamente, finiscono per lavorarci troppo sopra perdendoci dei soldi. (Rob Harr ha affrontato questo fenomeno in HOW Design, Live Podcast con un intervista su come la sua nuova azienda web, Sparkbox, ha scelto per i suoi servizi web la tariffa oraria.)
Quindi, faccio un’eccezione alla regola e ti consiglio di provare la tariffa oraria, in modo da essere sicuro di essere pagato per tutto l’impegno possibile che ci metti.
Ma ti devo dare un importante avvertimento: Devi comunicare questo al cliente in modo chiaro e lo devi fare spesso.
Se non fai sapere chiaramente al tuo cliente quanto tempo stai impiegando sul suo progetto, avrà una sorpresa al momento del conto e a nessuno piacciono le sorprese quando è ora di pagare!