Formazione del grafico
Questo articolo è indirizzato ai giovanissimi (e non più giovanissimi) che vorrebbero intraprendere la carriera del graphic designer, viste le molte richieste giunte alla nostra redazione.
Liceo artistico
Iniziamo dunque: sicuramente la miglior scelta per fare il graphic designer è frequentare un liceo artistico nell’indirizzo di grafica (o grafica pubblicitaria, o graphic design, o nomenclature affini che variano da scuola a scuola), dove (in teoria) sono assicurate un tot di ore l’anno di progettazione grafica ed utilizzo dei software. Senza contare che le competenze satellite sono importanti: sapere la storia dell’arte e la psicologia della percezione è estremamente utile ai progettisti del domani. Nel caso in cui non vi sia un liceo artistico con indirizzo di grafica un liceo artistico qualsiasi è meglio di niente. Nel caso non ci sia nemmeno l’artistico, allora un indirizzo come il geometra o lo scientifico potrebbe tornare in ogni caso utile, visto che sono indirizzi che implementano il disegno geometrico che è assolutamente essenziale ai progettisti della comunicazione. La preparazione, in generale, dei licei artistici è in equilibro tra il pratico ed il teorico, visto che ha una impostazione che lo rende simile ad altri licei solo con ore di materie d’indirizzo focalizzate sull’argomento.
Istituto professionale
Questo tipo di percorso di studi è invece caratterizzato da una maggiore pratica e minor parte teorica, con stage lungo il proprio percorso formativo. L’utilizzo del computer è, in teoria, maggiore rispetto ai licei, ma si studia molto meno il disegno e ciò che è concerne al mondo dell’arte e del design. Infatti il titolo di studi rilasciato più che formare un “designer” forma un “operatore”, quindi colui che collabora coi designer, quindi i “progettisti”, nella realizzazione dei progetti. Ciò non toglie che questa formazione come base risulta essere ottima quanto quella di un qualsiasi studente di un liceo artistico.Inoltre vi sono gli istituti tecnici in arti grafiche che rappresentano, assieme a vari indirizzi del liceo scientifico, classico, scienze umane, una delle numerose variabili cui fare affidamento per questo genere di studi.
Università e Accademie
Qui farò una sintesi un po’ grossa, per non dilungarmi troppo: per gli studi post-diploma ci si può rivolgere alle Accademie di Belle Arti e ad alcune università, come il Politecnico di Milano o di Torino. I percorsi sono tra loro abbastanza simili, diciamo che si tratta di approcci diversi alla stessa disciplina. L’accademia privilegia, delle volte, una ricerca sperimentale e artistica (non esente dalla tecnica eh!) che invece il Politecnico ha in minor misura. Qui affronterete molte materie inerenti al campo di studio: progettazione, disegno geometrico, computer, web, comunicazione, storia dell’arte, del design grafico e simili. Inoltre vi sono anche le variegate scuole private, come lo IED – Istituto europeo di Design (che però ha un prezzo parecchio alto, sui 9000 € l’anno circa), la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (5000 € c.a.), LABA Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, la RUFA – Rome university of Fine Arts a Roma. Inoltre annovero anche i vari ISIA, Istituto Superiore per le industrie artistiche, impuntato prettamente sul design, a numero chiuso (dal costo di oltre 1500€) presente a Roma, Firenze, Pescara, Faenza e Urbino, quest’ultimo famoso per chi fosse interessato a lavorare nel campo dell’editoria e dell’illustrazione.
Ciò non toglie che il mestiere del graphic designer può essere generato dalle più svariate figure, anche se spesso con risultati estremamente opinabili. Ma non tutti i graphic designer hanno una formazione accademica, come non tutti i fashion designer o i designer in generale hanno, essendo che tutte queste figure sono estremamente nuove nel panorama del mondo del lavoro. Quindi, mi raccomando, soprattutto divertitevi e siate curiosi! Per ogni dubbio non abbiate paura a chiedere, un saluto!