Il compito del design è quello di semplificare le nostre vite ed è proprio questo l’obiettivo portato a termine da Federico Alfonsetti e il suo team: creare un font che avesse come target di riferimento la popolazione dislessica, ma che allo stesso tempo fosse chiaro e comprensibile per tutti.
La dislessia è un disturbo neurologico che ci rende incapaci di leggere e comprendere un testo pur riuscendone a riconoscere le singole parole o lettere ed è più diffuso di quel che si pensa, visto che ne soffre il 10% della popolazione mondiale.
Da questa necessità nasce EASYREADING, il primo font per dislessici dalla progettualità così discreta da risultare impercettibile agli occhi di un lettore classico.
Il font conta 811 glifi ed è capace di agevolare sia il lettore dislessico che il lettore comune, che con ogni probabilità non si renderà conto di trovarsi di fronte a un carattere “speciale”.
“Nella decifrazione delle lettere un dislessico incontra due grandi difficoltà di natura pratica, escludendo per un momento le implicazioni di natura psicologica. La prima è l’effetto affollamento della pagina scritta, con troppi segni e poco spazio, la seconda riguarda la possibilità di confondere tra loro lettere simili nella forma, come per esempio la d, la b, la p e la q minuscole, che nel normale design dei caratteri divergono soltanto per l’orientamento. Per questo abbiamo disegnato lettere con grazie più allungate, creando spaziature più ampie e un maggior respiro di lettura, e abbiamo fatto uno sforzo particolare per differenziare le lettere a livello formale. In questo modo il lettore può impegnare le energie risparmiate nella decifrazione delle lettere nella comprensione del testo”.
Oltre all’editoria e altri settori in cui la leggibilità è una questione di vitale importanza, il font, disponibile dall’inizio del 2018 in una nuova versione Extended che comprenderà anche i caratteri degli alfabeti greco e cirillico, può trovare un importante ambito di utilizzo anche nella comunicazione dei musei, come già accaduto in occasione della mostra allestita a Milano lo scorso inverno per festeggiare i 90 anni di Arnaldo Pomodoro, Dove tutti i supporti di comunicazione, dai totem alle didascalie delle opere fino alla cartella stampa, sono stati realizzati con il font EASYREADING.
“Fare attenzione alla leggibilità per tutti è un modo per riportare il contenuto al centro, evitando di rincorrere inutili virtuosismi”, ricorda il “papà” di EasyReading. Una lezione munariana, oltre che un tentativo di coinvolgere il 10% della popolazione che soffre di dislessia nella fruizione della cultura.
Fonte: Artibune