Diciamoci la verità: buona parte di noi designer ha un’anima critica, e spesso di fronte a qualche lavoro mal fatto ci divertiamo a giudicarlo. Se poi siamo coscienti che a farlo è una persona che non ha conoscenza della materia grafica il verdetto negativo è proporzionale all’importanza dello scopo del lavoro, e, sinceramente, dopo il fallimento che Marissa Mayer, CEO di yahoo che decise di fare tutto lei per il nuovo logo della sua azienda, pensavamo che ormai ai livelli alti la lezione fosse stata pienamente impartita e recepita.
Beh, qualcuno forse si è dimenticato di informare una delle figure più in vista dello stato americano che il “fai da te” porta sempre a un “fail per te”.
L’iniziativa di Melania Trump, intitolata Be Best, mira a incoraggiare i bambini a essere letteralmente i migliori nei loro percorsi individuali, focalizzandosi anche sui tre maggiori problemi che i giovani devono affrontare oggi: il benessere, l’uso dei social media e, naturalmente, l’abuso di droge.
Sebbene sia chiaramente guidato dalle migliori intenzioni, su Internet si è scatenato un vero e proprio putiferio, in particolare per il nome sgradevolmente sgrammaticato ma, essendo un logo, potremmo chiudere un occhio, comunque in italiano suonerebbe come “sii meglio”.
Oltre al logo è stato presentato un originalissimo opuscolo sulla sicurezza online… originalissimo: una copia leggermente aggiornata di quello del 2014 dell’amministrazione Obama.
Ma quello che ci ha davvero colpiti e ci preme di più è QUEL logo.
Sul proprio profilo twitter la FIRST LADY GRAFICA ha dichiarato di averlo disegnato lei, e seppure in passato abbia rivendicato lavoro e discorsi altrui come suoi, su questo non abbiamo il minimo dubbio che sia tutta farina del suo sacco. Dichiarando sul profilo FLOUS che Melania ama le linee pulite e desiderava qualcosa che potesse piacere ai bambini, e questo è il risultato.
Qualsiasi persona con poco tatto potrebbe suggerire che questo logo sembri scarabocchiato con un pennarello in cinque secondi usando pennelli Photoshop gratuiti con punte a cesello(a proposito potete trovarne di migliori, utilizzati dagli artisti digitali Disney/Pixar/Dreamworks qua). Mentre altri sono stati meno gentili:
Insomma per una volta, ma solo per questa volta… sentiamo davvero la mancanza del comic sans in un logo… o no?