Grafici brutta gente
Inutile girarci troppo attorno!
I grafici sono brutta gente.
O meglio: diventano brutta gente!
Quando io iniziai questo lavoro, ogni cosa contenesse della grafica, mi stupiva più della trasformazione dell’acqua in vino.
Poi pian piano, più mi impratichivo di grafica, più i lavori non miei diventavano banali, scontati… in una parola: brutti!
Si arriva poi ad un punto in cui, quando ci passa davanti un lavoro di grafica automaticamente assumiamo la posizione del pensionato: mani dietro la schiena in attenta osservazione di un cantiere.
Più niente va bene nei lavori grafici altrui: il font, l’immagine, l’impaginazione.
Tutto già visto, di scarso impatto… in una parola: orrendo!
Ma il peggio è che mica ci limitiamo ai lavori di grafica.
Per una sorta di osmosi, tutto viene declinato in canoni grafici.
La quotidianità, le abitudini… la vita stessa.
Io, ad oggi, per esempio:
Se devo scegliere una località marittima dove trascorrere 5 giorni, mica mi limito ad informarmi su quanto pulita è l’acqua del mare, voglio sapere esattamente la percentuale di ciano contenuta nella tonalità di colore dell’acqua.
Se devo comprarmi da vestire, non mi basta che gli indumenti siano della mia taglia, ma devono perlomeno avere 2 millimetri di abbondanza per lato.
Gli occhi di una ragazza sono belli solo se sono ad almeno 300 dpi.
Prima di dire che un disegno fatto all’asilo da mio figlio è bello, devo importarlo in illustrator, trasformarlo in vettoriale e stamparlo in quadricromia.
Insomma, non giriamoci attorno: i grafici sono brutta gente.
E con ciò ho finito il mio post.
testo -> crea contorno
file -> salva con nome -> illustrator eps (eps)
Ed è pronto per essere pubblicato!