ascolta l'articolo!
|
Il Gruppo Barilla ha presentato delle novità riguardanti il proprio marchio Mulino Bianco. A testimonianza dell’impegno della marca a difesa della biodiversità, Mulino Bianco ha svelato stamattina un nuovo logo, con una grafica rinnovata in tutti gli elementi che ne raccontano i valori.
Mulino Bianco rinnova il logo, che si presenta ora con una grafica più accattivante e moderna e si arricchisce della presenza di un’ape, per testimoniare l’impegno nella salvaguardia della biodiversità.
“L’obiettivo primario del restyling è rendere la marca ancora più iconica e rilevante in un contesto in forte cambiamento – ha spiegato Julia Schwoerer, responsabile marketing Mulino Bianco -. Per noi il logo è importante per determinare il rapporto con le persone. Nella nuova versione rafforziamo i nostri valori e in particolare vogliamo porre l’accento sul rapporto con la natura, che diventa un territorio da proteggere”.
Tra i principali cambiamenti, sparisce il logo Barilla: “Il marchio Mulino Bianco è diventato talmente forte che non ha più bisogno dell’endorsement del brand Barilla” ha detto la manager.
Il nuovo logo, firmato da Futurebrand, debutta già da oggi sui canali digitali del marchio e arriverà nelle prossime settimane anche sulle confezioni dei prodotti.
Il nuovo logo rappresenta il classico mulino con la macina, simbolo della storia del Mulino Bianco, circondata dalle figure di cereali e frutti. Questa scelta è in linea con l’impegno del Gruppo Barilla a favore della biodiversità, che si traduce nella promozione di un’alimentazione sana e diversificata.
a livello tipografico il font perde le sue “grazie”. viene al suo posto usato un font bastoni leggermente allungato ma con l’immancabile curva a seguire il leggero drappeggio della bandiera. anche i colori sono stati rivisti e adeguati anche per le esigenze digitali.
Il marchio, infatti, si è impegnato a utilizzare solo ingredienti naturali e a ridurre l’impatto ambientale delle sue attività.
Il precedente restyling risaliva al 2005 mentre la prima versione è datata 1975, firmata da Gio Rossi con la collaborazione di Cesare Trolli.