Ben 93 anni fa, per esssere precisi il 26 novembre del 1922, nasceva nel Minnesota il celebre fumettista Charles Monroe Schulz. Se non sapete chi è allora avete passato un’infanzia o un’adolescenza piuttosto infelici, ammetiamolo, visto che Schulz è la penna che ha dato vita ai Peanuts, una delle strisce a fumetti più celebri della storia. Le sue strisce e i suoi indimenticabili personaggi sono un fenomeno di culto diventati anche fenomeno della cultura pop moderna, attraverso il merchandising, fino ad arrivare ai giorni nostri con il primo lungometraggio in 3d.
Charles Monroe Schulz dopo il diploma e una breve esperienza nella seconda guerra mondiale, venne assunto come insegnate e predicatore protestante. Schulz amava disegnare il cane di famiglia Spike, goloso, a suo dire, di puntine da disegno, graffette e lamette e a cui presumibilmente si è ispirato per disegnare il bracchetto più simpatico della storia dei fumetti.
Pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950 nei quotidiani , i suoi personaggi come Charlie Brown, Snoopy e Linus hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo. Da quel momento la vita di Schulz è scandita dalle strisce quotidiane che raccolgono le avventure e i pensieri di Charlie Brown ,rivelato in un intervista essere il suo alterego, in cui si susseguono le piccolezze della vita, le noccioline, i piccoli amori (non corrisposti) per la ragazza dai caplelli rossi, le interminabili serie di sconfitte della squadra di Charlie, e l’ivana attesa del grande cocomero, tutte storielle leggere e forse un po’ rammaricate, ma proprio Il pessimismo delle strisce di Charlie Brown, dunque, si rivela alla fine come l’unico ottimismo autentico, filo conduttore di tutte le sue oltre 20 mila strisce, così senza interruzioni fino al 2000, quando “in una notte buia e tempestosa” Charles “Charlie” Monroe Schulz si spense. Morto nel sonno, all’età di 77 anni, era da tempo malato di cancro e per suo volere, e della famiglia, nessuno puo continuare a ridisegnare Linus e i suoi amici, perché alla fine non sarebbe stata la stessa cosa.
‘La felicità è accarezzare un cucciolo caldo caldo, è stare a letto mentre fuori piove, è passeggiare sull’erba a piedi nudi, è il singhiozzo dopo che è passato.’