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Il gigante delle immagini stock Shutterstock ha annunciato una partnership estesa con OpenAI, che vedrà il modello “da testo a immagine” di intelligenza artificiale DALL-E 2 integrato direttamente in Shutterstock a partire dai prossimi mesi.
Inoltre, Shutterstock sta lanciando un “Contributor Fund” che rimborserà i creatori quando la società vende il lavoro per addestrare modelli di intelligenza artificiale da testo a immagine. Ciò e dovuto in parte inseguito alle moltissime critiche diffuse da parte di artisti internazionali contemporanei la cui produzione è stata indicizzata indiscriminatamente dal web senza il loro consenso per creare questi sistemi.
In una dichiarazione alla stampa, il CEO di Shutterstock, Paul Hennessy, ha dichiarato che “i mezzi per esprimere la creatività sono in continua evoluzione ed espansione” e che riconosce che è loro grande responsabilità “abbracciare questa evoluzione e garantire che la tecnologia generativa che guida l’innovazione sia fondata su pratiche etiche”.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato che sono entusiasti che Shutterstock offra immagini DALL-E ai propri clienti come una delle prime distribuzioni tramite la loro API e non vedono l’ora di future collaborazioni man mano che l’intelligenza artificiale diventa parte integrante di flussi di lavoro creativi degli artisti. ”
Questa non è la prima volta che Shutterstock e OpenAI collaborano nel campo dell’intelligenza artificiale. fu proprio Shutterstock nel 2021 che ha venduto immagini e metadati a OpenAI per aiutarli a creare DALL-E (Altman di OpenAI descrive questi dati come “fondamentali per l’addestramento di DALL-E”).
Ora, con l’integrazione dell’intelligenza artificiale da testo a immagine di OpenAI, la partnership sta chiudendo il cerchio e gli stessi risultati che si otterranno dalla piattaforma di DALL-E competeranno con le stesse persone il cui lavoro è stato utilizzato per addestrarlo.
Se le immagini di Shutterstock fossero così importanti per la creazione di DALL-E come afferma Altman, i contributori della piattaforma potrebbero comprensibilmente sentirsi offesi dal fatto che i loro contenuti vengano utilizzati per lasciarli senza lavoro.
Questo è il motivo per cui Shutterstock sta anche lanciando il suo Contributor Fund, che verrà utilizzato per pagare artisti, fotografi e designer quando i contenuti che hanno caricato su Shutterstock vengono venduti dalla società ad aziende come OpenAI al fine di sviluppare modelli di intelligenza artificiale generativo il che può essere visto come anche una mossa di marketing per spingere in contributors a legarsi a Shutterstock in doppia mandata sia per proteggere il loro lavoro e farsi pagare quando questi vendono usati dalle ai sia per creare un monopolio di artisti e fotografi. In sostanza, la piattaforma sta cercando di guadagnare terreno rispetto alla concorrenza nella nuova economia nascente dell’arte AI, ma si trova anche a dover affrontare le conseguenze legali e etiche di questa tecnologia emergente. Getty Images, ad esempio, ha vietato la vendita di arte AI sulla sua piattaforma a causa della sua incapacità di tutelare il copyright e a eventuali ripercussioni e problemi di licenza per i clienti finali.
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